Viviamo in un’epoca di ridefinizione geopolitica globale e di una tecnologia militare assai sofisticata e pericolosa nelle sue possibili conseguenze. Un incontro informativo su questi temi con Giorgio Battisti, Generale di Corpo d’Armata in congedo, e Rachele Schettini, dirigente superiore della Polizia di Stato in congedo e presidente dal 2003 del Centro Studi e Formazione Europa 2010 di Roma. Evoluzione o rivoluzione nella condotta dei conflitti armati? L’impiego di armamenti hi-tech nei conflitti in Ucraina e in medio Oriente (missili tattici, droni di tutti i tipi e dimensioni; IA e big data; cyber; armi autonome e robotica) hanno evidenziato, e ancora prima nel conflitto nel Nagorno-Karabakh (2020), come gli strumenti ad alta precisione possano cambiare il carattere dei conflitti, una volta dominati dagli scontri terrestri e dalla tradizionale arma aerea. Gli scenari bellici hanno subito trasformazioni epocali, caratterizzandosi per una minaccia in continua evoluzione, alti livelli di incertezza, complessità e ambiguità. Alla radice dei conflitti: cause profonde e percorsi di pace
Il quadro geopolitico mondiale e in particolare il Mediterraneo allargato si costellano pericolosamente di conflitti che appaiono di difficile soluzione. Conflitti, questi ultimi, che si riflettono direttamente sull’Europa, determinando al suo interno insicurezza e disequilibri e mettendo in pericolo quella lunga pax di cui aveva beneficiato per oltre 70 anni.
L’intervento, alla ricerca di tracce che possano contribuire alla soluzione delle due crisi tra Russia-Ucraina e Israele-Hamas, ne analizza le cause profonde, necessarie a comprendere e interpretare i cruenti eventi in atto.
Punto di incontro:
Centro per la Cultura Mairania
Contatto:
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